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La biomeccanica articolare della spalla

Esistono molti studi sulla biomeccanica dell’articolazione acromion – claveare ma più recenti studi di immagini 3D suggeriscono che il movimento è stato storicamente sottovalutato. Sahara (2007) ha notato che durante l’abduzione del braccio si verifica una notevole rotazione della clavicola all’interno dell’articolazione Acromion Claveare, con la clavicola che si muove come una vite attorno al suo asse (Sahara 2006). A 90° di abduzione in direzione antero-posteriore la clavicola trasla più posteriormente e alla massima abduzione trasla più anteriormente. Quando si definisce il movimento della scapola rispetto alla clavicola, la scapola generalmente ruota secondo un asse passante attraverso entrambe le inserzioni dei legamenti acromion-clavicolare e coraco-clavicolari sul processo coracoideo. (Sahara et al 2006).

Teece (2008) ha trovato che movimenti significativi (internal rotation, upward rotation e posterior tilting) si verificano nell’articolazione acromion-claveare durante l’elevazione attiva del braccio e ha discusso di come movimenti anomali all’interno di questa articolazione possano influenzare la posizione della scapola sul torace e contribuiscono all’instaurarsi di patologie e disfunzioni della spalla. Inoltre Teece ha osservato che durante l’abduzione attiva sul piano scapolare da riposo a 90° i valori di rotazione interna, traslazione superiore e tilt posteriore aumentano nell’articolazione acromion – claveare. Non ha analizzato il movimento della acromion-claveare al di là dei 90° per limiti tecnici. Tuttavia queste osservazioni sono sufficienti per garantire una più precisa attenzione clinica con le tecniche di mobilizzazione manuale quando questi movimenti sono anomali o disfunzionali.

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